Intervista con la professoressa Emira Ayroldi*, docente di farmacologia presso l’Università di Perugia.
Nel momento in cui scrivo, siamo in zona rossa e ci rimarremo almeno fino al 30 aprile, dunque sarà la seconda Pasqua che trascorreremo in casa, senza la possibilità di condividivisione con parenti e amici. Eppure rispetto un anno addietro qualcosa è cambiato. In peggio. A parte le varianti del Sars-Cov-2, si è modificata la percezione e la risposta che alcuni, purtroppo sempre più numerosi, hanno della Covid-19. Mi riferisco a quell’area negazionista/riduzionista e ai no-vax, che con diverse argomentazioni giungono sostanzialmente al medesimo risultato: la negazione della pandemia e dei rimedi per fermarla.
Emotività e razionalità
“
Il gallo canta prima del sorgere del sole, ma il sole non sorge perché il gallo ha cantato...”
Le emozioni sono una caratteristica che accompagna l’essere umano sin dalla sua comparsa sulla Terra. Quando non esisteva ancora la parola, l’emozione serviva a esprimere gli stati d’animo, ma anche a difendersi dalle minacce, per esempio scappando per la paura di essere assaliti. Ebbene, l’emotività continua tuttora ad avere il sopravvento sulla razionalità. Dalle relazioni affettive ai rapporti interpersonali, le emozioni prevalgono sui dati di fatto oggettivi. Se da un lato questa peculiarità ci differenzia dalle macchine, spesso ha, purtroppo, effetti potenzialmente pericolosi. Per esempio, quando si ha paura di un caso su un milione di effetti collaterali del vaccino, ma non di un caso su venti di ammalarsi di Covid-19. rischiando la propria e la vita degli altri. Una sorta di catena di sant’Antonio contribuisce poi a rifocillare l’irrazionalità, questa sì “malata”, anche attraverso i Social oltre che con il (cattivo) esempio in famiglia. Si dà come scontata la relazione immediata tra causa ed effetto.
Confidiamo nella Scienza!
Tanti, ormai, sono diventati da un giorno all’altro virologi, epidemiologi, infettivologi e farmacologi, dispensando cavolate come fossero pillole di saggezza. Secondo questi, Big-Pharma (la “cupola” delle multinazionali del farmaco), ci starebbe avvelenando tutti con i vaccini. Non intendo difendere queste multinazionali che non sono certe delle santerelline e proprio per questo mi chiedo: da chi guadagnerebbero se tanti di noi morissero? I farmaci, tutti, hanno degli effetti collaterali, ma i benefici sono di gran lunga superiori.
La professoressa Emira Ayroldi, ostunese Doc, è docente di Farmacologia presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia. Ci aiuterà a fare il punto sui vaccini.
Innanzitutto grazie per aver accettato questa breve intervista, Emira. Entriamo subito nel vivo: conviene vaccinarsi?
Sì conviene! E non solo per tutelare la nostra salute, ma per proteggere la salute degli altri. Io personalmente, quando ho concluso il mio iter vaccinale, mi sono sentita come se mi fossi riappropriata di un piccolo spazio di libertà. Avevo fatto una cosa buona per me e per gli altri.
Attualmente abbiamo due tipi di vaccini, mRNa e a vettore virale. Qual è la differenza?
Provo a semplificare un argomento molto complesso. Tutte le “informazioni” degli esseri viventi (dal colore dei capelli ad alcuni tratti del carattere) sono contenute nel DNA che, attraverso RNA messaggero (mRNA), le trasforma in proteine. Vale per qualsiasi organismo vivente, compresi i virus. Noi siamo capaci oggi di generare in laboratorio copie di pezzi di DNA e mRNA che codificano per una specifica proteina. Questa enorme potenzialità biotecnologica è sfruttata anche per i vaccini. I vaccini per il COVID-19 sono prodotti in base al principio che la proteina SPIKE del virus, quella responsabile dell’ingresso del virus nelle nostre cellule, è capace di indurre una risposta immune, ossia la produzione di anticorpi a loro volta capaci di neutralizzare il virus. I vaccini a mRNA trasportano all’interno delle nostre cellule “l’informazione” per la sintesi della proteina SPIKE del virus contenuta appunto nel mRNA, mentre i vaccini a vettore virale portano la stessa informazione contenuta in un pezzo di DNA. In entrambi i casi, le cellule del nostro organismo cominceranno a produrre la proteina SPIKE e il sistema immunitario reagirà inducendo la produzione di anticorpi. Questa risposta persisterà nel nostro organismo (memoria immunologica) e sarà pronta a riattivarsi qualora venissimo in contatto con il virus COVID19, per neutralizzarlo. La differenza fra due vaccini è non solo il tipo di materiale genetico mRNA o DNA, ma anche per il veicolo con cui il materiale genetico è trasportato alle nostre cellule. Nei vaccini a mRNA (Pfizer, Moderna) l’informazione genetica è veicolate alle cellule del nostro organismo da micelle (nano-particelle lipidiche), nel caso del DNA (AstraZeneca), il vettore è un adenovirus di scimpanzé, che non può replicarsi, ma funge solo da trasporto.
Tra i tanti “tuttologi” circola la voce che i vaccini a mRNA possono causare alterazioni genetiche.
È l’obbiezione più divertente che abbia mai sentito. Il vaccino veicola all’interno delle cellule umane una “copia” dell’informazione genetica del virus, che non può né infettare né interferire con i processi biologici delle nostre cellule. Può solo stimolare in modo transitorio l’espressione della proteina SPIKE che serve a sollecitare una risposta immune.
Cosa vuol dire che i benefici di un farmaco superano i costi, ovvero gli effetti collaterali?
Quando un nuovo farmaco arriva nelle nostre farmacie o nei nostri ospedali, dopo anni di sperimentazione pre-clinica e clinica, inizia la fase della farmacovigilanza. Una sorta di macchina da guerra (la farmacovigilanza), costituita da medici, operatori sanitari, responsabili di farmacovigilanza, che fa capo all’agenzia italiana del farmaco (AIFA), a quella europea (EMA), e all’organizzazione mondiale della sanità (OMS), vigila sulle reazioni avverse del farmaco o del vaccino oggetto di studio in maniera continuativa. Se il peso delle reazioni avverse, in termini numerici o per gravità, dovesse superare i vantaggi terapeutici, il farmaco viene tolto dal commercio, altrimenti la vigilanza continua per tutta la vita del farmaco, con revisioni periodiche. Mi sento di dire che da questo punto di vista noi cittadini siamo ben tutelati.
Stando a ciò che è scritto nei “bugiardini” che accompagnano i farmaci, l’aspirina o, solo per fare un altro esempio, la tachipirina potrebbero avere più effetti collaterali degli attuali vaccini. È vero?
Ti rispondo raccontandoti un episodio. L’altro giorno facevo lezione agli studenti di medicina sulla pillola anticoncezionale estro-progestinica e quando sono arrivata alla diapositiva delle reazioni avverse ho commentato la statistica degli episodi di tromboembolismo da estrogeni, molto più pesante degli episodi che si sono verificati con il vaccino AstraZeneca. Ho invitato i miei studenti a riflettere sul fatto che sul vaccino AstraZeneca si è scatenato un polverone di accuse e preconcetti di cui speriamo di liberarci al più presto mentre, per fortuna, a nessuna donna che usa i contraccettivi orali è mai venuto in mente che sta usando un farmaco pericoloso. I bugiardini dei farmaci sono per gli addetti ai lavori, i pazienti devono solo fidarsi del medico.
Proprio tutti dovrebbero vaccinarsi?
Sì, quasi tutti, rispettando ciò che suggerisce l’AIFA e l’EMA (età, stato di fragilità). Devono astenersi, dietro suggerimento medico, i pazienti pesantemente immunodepressi, o soggetti che assumono concomitanti terapie con farmaci immunosoppressivi.
Ringrazio la professoressa Emira Ayroldi per la cortese disponibilità e la semplicità con la quale ha reso comprensibili concetti così complessi. Dobbiamo aver fiducia nella Scienza e in questo particolare momento, in quella medica. Altrimenti, per coerenza, quando stiamo male rivolgiamoci all’idraulico…
Buona Pasqua a tutti!
* Solo alcune pubblicazioni della Prof.ssa Emira Ayroldi (dal 2018):
Ayroldi E, Petrillo MG, Marchetti MC, Cannarile L, Ronchetti S, Ricci E, Cari L, Avenia N, Moretti S, Puxeddu E, Riccardi C. Long glucocorticoid-induced leucine zipper regulates human thyroid cancer cell proliferation. Cell Death Dis. 2018 Feb 21;9(3):305.
Ayroldi E. Stress, Glucocorticoid and Cancer: Happy Tumor Cells. Journal of tumor Medicine and Prevention. May 08, 2018
Ayroldi E, Cannarile L, Delfino DV, Riccardi C. A dual role for glucocorticoid-induced leucine zipper in glucocorticoid function: tumor growth promotion or suppression? Cell Death Dis. 2018 Apr 26;9(5):463.
Ayroldi E, Cannarile L, Adorisio S, Delfino DV, Riccardi C. Role of Endogenous Glucocorticoids in Cancer in the Elderly. Int J Mol Sci. 2018 Nov 27;19(12). pii: E3774. doi: 10.3390/ijms19123774. Review. PMID: 30486460
Cannarile L, Adorisio S, Riccardi C., Ayroldi E. Implicating the role of GILZ in glucocorticoid modulation of T cell. Front. Immunol. Front Immunol. 2019 Aug 7; 10:1823. doi: 10.3389/fimmu.2019.01823. eCollection 2019.
Adorisio S, Fierabracci A, Muscari I, Liberati AM, Cannarile L, Thuy TT, Sung TV, Sohrab H, Hasan CM, Ayroldi E, Riccardi C, Mazid A, Delfino DV. Fusarubin and Anhydrofusarubin Isolated from A Cladosporium Species Inhibit Cell Growth in Human Cancer Cell Lines. Toxins (Basel). 2019 Aug 29;11(9). pii: E503.
Marchetti MC, Cannarile L, Ronchetti S, Delfino DV, Riccardi C, Ayroldi E. L-GILZ binds and inhibits nuclear factor κB nuclear translocation in undifferentiated thyroid cancer cells. J Chemother. 2020 Feb 18:1-5.
Muscari I, Adorisio S, Liberati AM, ThuyT, Sung TV, Cannarile L, Ayroldi E, Riccardi C, Delfino DV. Bcl-xL overexpression decreases GILZ levels and inhibits glucocorticoid-induced activation of caspase-8 and caspase-3 in mouse thymocytes. J Transl Autoimmun 2020 Jan 28; 3:100035.
Ayroldi E, Grohmann U. Exemplifying complexity of immune suppression by a "canonical" speech: A glimpse into TNFRSF-activated signaling pathways in Treg cells. Eur J Immunol. 2020 Jul;50(7):944-948. doi: 10.1002/eji.202048711. Epub 2020 Jun 24.
Ronchetti S, Ayroldi E, Ricci E, Gentili M, Migliorati G, Riccardi C. A Glance at the Use of Glucocorticoids in Rare Inflammatory and Autoimmune Diseases: Still an Indispensable Pharmacological Tool? Front Immunol. 2021 Jan 21; 11:613435.
Capitoli libri
-Migliorati G, Ayroldi E, Riccardi C. Farmaci del sistema immunitario –Immunostimolanti– In “Farmacologia, Principi di base e applicazioni terapeutiche” A cura di F. Rossi, V. Cuomo, C. Riccardi. 2018
- Emira Ayroldi, Stress e tumori: le cellule felici, in “Le emozioni nei contesti individuali e sociali”, Morlacchi Editore U.P., Perugia, 2018.